Secret agent man
100 x 150 cm, acrilico, resina
Dopo Aim testicles shoot heart, Let me rim your viewfinder, e lo struggente I don’t see any fuckin’ whale ‘round here, nel quarto episodio della trilogia mirabilmente dedicata alla più grande comunità di ex sicari affetti da astigmatismo e coprolalia di Reykjavik, l’avventuroso Richard Magellano firma il suo periplo più personale e destabilizzante. Tra gli elementi di assoluta novità vi sono senz’altro la scapestrata scelta narrativa di introdurre un narratore onnisciente, fosco presagio di sordidi autobiografismi, e la straordinaria performance della copro-tagonista Mary Lee Again, apprezzata soprattutto nella flessuosa e indubbiamente plastica scena finale, in cui la Lee Again mostra finalmente all’occhialuto protagonista cosa avrebbe sempre desiderato fare al mirino di lui. Una performance che le varrà un meritatissimo AVN award contestualmente al nome d’arte di Mary Lee Never Again.